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Oggetto di questo breve volume sono le trasformazioni che hanno segnato la pratica musicale all'interno del mondo cattolico, nei decenni che intercorrono tra la conclusione del Concilio di trento (1563) e l'anno 1650. Una accurata indagine filologica in cui, alla ricostruzione del nesso storico che legò tradizionalmente la pratica musicale alla dimensione devozionale, si affianca l'analisi del momento chiave in cui, nel pieno della cultura controriformistica, grazie a figure come Pierluigi da Palestrina, Orlando di lasso, Giacomo Carissimi ed altri, e a congregazioni come l'Oratorio di Filippo neri, giunge ad armonizzarsi una duplice esigenza: mantenere un repertorio aderente ai principi liturgici, aprendosi allo stesso tempo alla dimensione terrena. La lauda costituirà il momento esemplare di questa sintesi.